Recensioni

giovedì 26 marzo 2015

Recensione del libro "Jolly Roger - La terra di nessuno" di Gabriele Dolzadelli

Da qualche giorno ho terminato una splendida lettura che mi ha entusiasmata molto. Si tratta di un libro di avventura che mi è stato gentilmente inviato dal suo autore Gabriele Dolzadelli.
Questa è la copertina del libro:


Sinossi:
1670. In un clima di scontri per la colonizzazione del Nuovo Mondo e per la supremazia commerciale, un giovane irlandese di nome Sidvester O’Neill parte per il Mar dei Caraibi con destinazione l’isola di Puerto Dorado. Lo scopo è quello di ritrovare il fratello Alexander, partito anni prima, per riportarlo a casa. Ma il viaggio avrà risvolti inaspettati. Nelle oscurità della giungla della piccola isola vi è nascosto un segreto a cui le principali potenze europee (Francia, Inghilterra ed Olanda) ambiscono. Intrighi, inganni e complotti farciscono le giornate di Puerto Dorado, in una lotta al potere fra i più astuti capitani presenti sull’isola. Il tutto sotto l’occhio vigile di una nave pirata ancorata all’orizzonte, di fronte a quella piccola terra di tutti e di nessuno.

La mia recensione:
“La terra di nessuno” è il primo volume dell'avventurosa serie “Jolly Roger” (per chi non lo sapesse “Jolly Roger è il nome della bandiera tradizionale dei pirati americani ed europei, raffigurata da un teschio che sovrasta due ossa incrociate su uno sfondo nero).
In questa prima parte, la storia si incentra sul viaggio intrapreso dal giovane irlandese Sid all'affannosa ricerca del fratello Alexander, sparito nel nulla.
La ricerca di Sid ha inizio con il lungo viaggio verso Puerto Dorato: un'isola del Mar dei Caraibi, ove convergono gli interessi di vari popoli di diverse nazionalità come gli irlandesi, gli scozzesi, i francesi, gli olandesi, gli spagnoli e gli inglesi, i quali vogliono impossessarsi a tutti i costi del grande segreto nascosto all'interno della vasta isola.
Nel libro viene riportata la bellissima mappa di questa misteriosa isola.


 

I vari popoli, che hanno invaso l'isola, sono disposti a qualsiasi cosa pur di divenire i possessori del segreto che in essa è celato, intraprendendo spedizioni pericolose nella giungla piena di pericoli e di insidie, facendosi battaglia fra loro e mettendo in atto complotti ed inganni.

Sullo sfondo di ogni intrigo ed avventura vi sono i Pirati, figure che rendono la trama del racconto ancora più intrigante ed affascinante.
La narrazione è molto scorrevole e coinvolgente. Molto esplicativi sono i numerosi flash back che delineano gli eventi accaduti in un tempo antecedente allo svolgersi della storia.
I personaggi sono ben caratterizzati e le ambientazioni ben curate nel dettaglio. La storia è sempre viva e coinvolgente, piena di colpi di scena.
Nel libro è presente una lista che descrive i numerosi personaggi e viene reso esplicito il loro ruolo, ma seguire le narrazioni dei vari personaggi è comunque molto semplice.
Molto intrigante è la figura di Elizabeth, che fa la sua prima comparsa sulla scena nel momento in cui Sid vede una rosa fresca e profumata sulla presunta tomba del fratello Alex:

“Solo una rosa rossa stonava con quell'ambiente abbandonato e poco curato. Una rosa fresca donata da chissà quale persona, rendeva unica, fra tutte, la lapide di Alex” [cit.]

Il mistero della scomparsa di Alex, però, non è ancora risolto e i dubbi s'infittiscono. Il segreto che si nasconde dietro il misterioso scrigno non viene ancora svelato. Il primo volume si conclude con un grande colpo di scena che sarà il preludio di grandi rivelazioni. Il lettore, ormai pienamente coinvolto nella trama, attenderà con trepidazione la continuazione nel secondo volume!

Consiglio la lettura di questo racconto intrigante e pieno di suspance a tutti quelli che amano l'avventura e le ambientazioni storiche, che vogliono immergersi totalmente in una splendida serie di vicende molto coinvolgenti e che rimangono molto affascinati dalle storie sui pirati.

Luce

martedì 24 marzo 2015

Narrativa per ragazzi: recensione del libro "Nero" di Angela Di Bartolo





Titolo: Nero
Autore: Angela Di Bartolo
Editore: Runa Editrice
Numero pagine: 94
Rilegatura: Brossura
Formato: 14x21
Immagini: Illustrato
Genere: Narrativa ragazzi
Età: Dagli 8 anni
Illustratore: Gianmaria Bozzolan


Sinossi:

Nero, il gatto, è stato rubato. Nero è una specie di star: da tre anni, tutti i giorni, prende il trenino da Centocelle al centro di Roma e dopo un po’ se ne ritorna a casa. Ma l’ultima volta non è tornato, ed è passata una settimana. Il proprietario offre una ricompensa di mille euro a chi gliene darà notizie e Matteo e Ahmed, due ragazzini di periferia, decidono di indagare.
Una storia di avventura, con un po’ di umorismo, un po’ di giallo e un pizzico di fantastico che darà modo anche di scoprire l’Antica Roma.



La mia recensione:


“Nero” è un racconto per ragazzi che narra una storia di avventura, di mistero e di indagine investigativa, tutti elementi che contribuiscono a farne a tutti gli effetti un thriller molto coinvolgente.

La storia narra di due ragazzini, l’italianissimo Matteo e lo straniero italiano Ahmed che, dopo aver visto un annuncio in cui si offre una ricompensa per il ritrovamento di un gatto, s'immergono in un'avventurosa ricerca di un gatto nero che ha una particolare macchia bianca sotto un orecchio: il suo nome è Nero.

Il gatto Nero, che tutte le mattine prende il trenino da Centocelle fino al centro di Roma, da una settimana è scomparso misteriosamente nel nulla e i due ragazzi intraprendono la sua ricerca, imbattendosi in una serie di eventi molto curiosi.
L'avventura si svolge nell'affascinante ambientazione dei reperti storici dell' antica Roma.

Il Foro Romano, il Circo Massimo, il Colosseo rappresentano un mondo nuovo ed affascinante per i due ragazzini che provengono dalla periferia romana e diventano lo sfondo della narrazione, offrendo al lettore un “percorso virtuale” fra le meravigliose rovine dell'antica Roma.

Diversi sono i temi che si possono trarre come spunto di riflessione da questa storia avventurosa: l'amicizia spontanea e sincera senza pregiudizi, l'amore per gli animali, il rapporto genitori-figli.

Su quest'ultimo punto in particolare, le riflessioni che suscita il racconto sono numerose: da un lato offrendo la possibilità agli adolescenti di riflettere sulle difficoltà che spesso implica l'essere genitori e dall'altro suscitando negli adulti una riflessione su chi siano veramente i loro figli adolescenti, su quali valori siano stati in grado di trasmettere durante il percorso educativo e sulla necessità di riporre fiducia nei propri figli al fine di responsabilizzarli.

“Nero” è una piacevole e coinvolgente lettura, ricca di bellissime illustrazioni, ideale per i giovani lettori, ma non solo: è una lettura molto interessante anche per gli adulti.

"I bambini sono come spugne, mostriamo loro la bellezza e loro l'ameranno. E lasciamo che siano loro, ogni tanto, a insegnarci qualcosa" [Angela Di Bartolo]

Luce 

giovedì 19 marzo 2015

Invito alla lettura di... "Ritratto di signora" di Henry James


“Ritratto di signora” è il più famoso romanzo dello scrittore statunitense Henry James (fratello dello psicologo e filosofo William James) pubblicato a puntate sul The Atlantic Monthly e sul Magazine di Macmillan nel 1880-81 e come libro nel 1881. 



 
La protagonista del romanzo è Isabel Archer, una giovane molto bella ed intelligente che ha in sé uno spirito molto inquieto che la spinge a ricercare nuove esperienze di vita.

Ella vive nella monotona cittadina di Albany (nel Nuovo Mondo) e quando la zia, la signora Touchett, donna molto ricca e alquanto stravagante, la invita ad accompagnarla in un viaggio in Europa, la ragazza accetta molto volentieri, sfuggendo alla corte insistente del giovane Caspar Goodwood.

Isabel, all'inizio del suo viaggio nel Vecchio Mondo, approda in Inghilterra, nella sontuosa villa Gardencourt ove si svolge la prima affascinante scena descritta dall'autore:



“Sotto certi aspetti ci sono nella vita poche ore più piacevoli di quelle dedicate alla cerimonia del tè del pomeriggio. Vi sono circostanze in cui, sia che si prenda il tè o no – c'è della gente che non ne vuol sapere – quel momento è in sé delizioso. Le condizioni alle quali io penso, incominciando a scrivere questa semplice storia, offrivano un assetto mirabile per l'innocente passatempo. Gli oggetti necessari alla piccola cerimonia erano stati disposti sulla prateria di una vecchia casa di campagna inglese, nel cuore di uno splendido pomeriggio estivo. Una parte del quale era già trascorsa, ma ancor molta ne rimaneva, ch'era della più bella e fine qualità.” [cit.]



Il cugino Ralph, anche lui dalla salute molto precaria come la madre, è un uomo molto intelligente e rimane estremamente affascinato dalla cugina Isabel, sino ad innamorarsene perdutamente, ma, consapevole della sua inguaribile malattia, non le confesserà mai il suo amore.

Isabel è una donna talmente affascinante e piena di vita che travolge anche l'animo di un amico di Ralph, Lord Warburton, che le chiede subito di sposarlo.

Ma Isabel è uno spirito libero, in cerca di esperienze sempre nuove e stimolanti.



"Quando Isabel era infelice cercava sempre intorno a sé qualche forma di attività pratica. Non riusciva mai a liberarsi della sensazione che l’infelicità fosse uno stato di malessere, di patire in quanto opposto al fare. Il "fare" sarebbe stato dunque una evasione, forse anche, in certa misura, un rimedio" [cit.]



Nella sua grande e vecchia casa di Albany, Isabel aveva come suo unico mezzo di conoscenza della vita i libri, in cui amava immergersi in cerca di nuove esperienze. Lasciata L'America, abbandonerà definitivamente la lettura, per lasciarsi travolgere ed affascinare dalla storia, dall'arte e dalla raffinatezza europea.

Il suo occhio attento osserva con attenzione le impressioni prodotte dalla bellezza di Gardencourt, che per lei rappresenta “un dipinto realizzato”.

Quando il suo viaggio prosegue in Italia, il suo entusiasmo per le opere d'arte la commuove sino alle lacrime: vivere a Firenze per lei è “quasi come tenere continuamente contro l'orecchio una conchiglia strappata al mare del passato. Il suo perpetuo rombo teneva sveglia la sua immaginazione”.



Nel frattempo il vecchio zio Touchett muore e, spinto dalle insistenze di Ralph che vuole Isabel felice, lascia nel testamento una discreta fortuna alla nipote.

Le ricchezze però non fanno la fortuna di Isabel, piuttosto sono la causa delle sue tristi sventure.

In Italia, infatti, ella conosce M.me Merle, una donna americana di nascita ormai appartenente al Vecchio Mondo. Isabel rimane molto affascinata da questa donna e trova in lei un modello in cui specchiarsi: ella incarna in sé quei valori di libertà ed indipendenza così fondamenti per Isabel.

M.me Merle presenta ad Isabel il giovane affascinante Gilbert Osmond del quale s'innamora perdutamente sino a sposarlo. A nulla valgono gli avvertimenti di chi le vuole fare aprire bene gli occhi: Isabel non si accorge che Osmond è soltanto un arrivista in cerca di ricchezze, privo di cuore e di sentimenti.

Trasferitasi a Roma, a palazzo Roccanera, Isabel si rende conto dell'errore commesso. Il palazzo in cui vive con Osmond rappresenta lo stato d'animo della protagonista: dietro la facciata di solennità e di squisita ricercatezza, tutti gli ambienti trasmettono una sensazione di aridità ed oppressione.

Quando Isabel appare “alta e splendida”, vestita di velluto nero, incorniciata nel vano della porta di una sala del palazzo, i visitatori hanno l'effetto di un “magnifico ritratto di signora”.



Il “ritratto di signora” delineato nelle ultime pagine di questo romanzo di formazione lascia una sensazione di sospensione e d'indefinitezza: Isabel fa ritorno a Gardencourt, là dove la storia ha avuto inizio, per dire addio al cugino morente e per ricevere un ultimo bacio dal suo pretendente Caspar Goodwood che cerca di convincerla a chiedere la separazione dal marito. Isabel, però, sente forte il senso del dovere e fa ritorno all'esistenza fatta solo di apparenze con Gilbert Osmond, perdendosi nell'impossibilità di tornare ad essere una persona piena di vita e di voglia di libertà e d'indipendenza.



Mi auguro che le linee generali dell'opera qui indicate possano invogliare alla lettura di questo capolavoro. Henry James è un grande “artista delle descrizioni”, per questo talvolta la lettura appare alquanto lenta, ma la bellezza del racconto è talmente coinvolgente da non poter evitare di farsi trasportare dall'immaginazione perdendosi nelle bellissime descrizioni. Le caratterizzazioni dei personaggi sono talmente incisive da lasciare una forte impronta nell'anima. La storia è talmente affascinante da lasciare l'amaro in bocca una volta giunti al suo epilogo.


Luce

mercoledì 11 marzo 2015

Recensione: "L'amore è un'altra cosa" di Katia Anelli


L'amore è un'altra cosa” è il primo libro di esordio della scrittrice Katia Anelli. Il libro, del genere rosa, è autopubblicato ed è reperibile in formato digitale. Io l'ho trovato ben scritto e molto divertente.



Titolo: L’amore è un'altra cosa (I)

Autore: Katia Anelli

Editore: self publishing

Formato: digitale

Dimensione del file: 875 kB

Pagine previste: 180

Prezzo: 1.99 €

I edizione: 28 febbraio 2015





Sinossi:

Francesca Nardi è un’impiegata contabile alla Petrolker, un’azienda di prodotti petroliferi, appartenente da generazioni alla famiglia Riani. Bella, semplice e simpatica, Francesca, è innamorata da sempre di Luca, un suo vecchio amico, che sembra provare per lei niente di più di un’amicizia. La sua vita cambia dall’arrivo alla Petrolker del dott. Arvedi, un giovane, bello e misterioso, esperto di problem solving e assunto per scoprire chi sta sottraendo ingenti somme di denaro all’azienda.
Ce la farà Francesca con la sua dolcezza e la sua ironia a scalfire la dura corazza del dott. Arvedi? E Luca? Si renderà conto di quanto effettivamente Francesca vale? Riuscirà Francesca a conquistare il vero amore? E perché l’amore è un’altra cosa? Una cosa è certa: la vita di qualcuno verrà sconvolta. Un romanzo d’amore a tratti divertente, con una protagonista nella quale ognuna di noi non potrà che identificarsi.


La mia recensione:


Francesca ha 26 anni ed è innamorata di Luca, amico di vecchia data. Lui è “dolce, disponibile, simpatico, mite e gioviale”, ma vede in Francesca soltanto un'amica molto cara. Quando lei parla di Luca dice: “lui vede in me la cabarettista della serata”, ma ad un tratto Luca inizia a manifestare un interesse di natura diversa dalla semplice amicizia.
Un giorno il capo dell'azienda in cui lavora Francesca la chiama in riunione e le comunica che dovrà affiancare il nuovo capo-ufficio, il dott. Arvedi, specialista in problem solving, nel risolvere la grave situazioni di crisi in cui versa l'intera azienda.
Il dott. Arvedi non è la persona che Francesca si aspetta di vedere e con sua grande sorpresa scopre di averlo già incontrato... Francesca verrà allora travolta da quest'uomo intrigante, affascinante e sensuale, mettendo in crisi tutte le convinzioni che hanno guidato il suo modo di agire e di pensare sino a quel momento.
La narrazione del racconto si svolge in prima persona e si articola in un linguaggio moderno e giovanile.
La lettura scorre agevolmente, con dialoghi ad effetto, essenziali e in alcuni tratti molto divertenti.
Nel racconto non mancano vari colpi di scena, che rendono la lettura ancora più coinvolgente. Le uniche interruzioni che si frappongono allo scorrere delle pagine sono determinate da battute di sagace umorismo, che invitano a fermarsi un attimo per sorridere.
Consiglio vivamente la lettura di questo romanzo di esordio della scrittrice Katia Anelli a tutti gli amanti del genere rosa che apprezzano le note sensuali di un erotismo che non è mai eccessivo né volgare.
Ottimo libro per trascorrere qualche ora di svago e (per chi è molto romantico) per lasciarsi trasportare dai sogni ad occhi aperti.

Luce


giovedì 5 marzo 2015

Recensione del libro "L'età più bella" di Barbara Bolzan







Titolo: L’età più bella

Autore: Barbara Bolzan

Editore: Butterfly Edizioni

Pagine: 230

Prezzo: 14,00 €

I edizione: aprile 2014








  Sinossi: Caterina è una sedicenne come tante: studia, esce con il suo ragazzo Maurizio, partecipa alle feste degli amici. La sua vita cambia improvvisamente quando, dopo un’interrogazione, sviene e cade, battendo la testa. Quello è solo il primo di una lunga serie di episodi simili: il cuore che batte più forte, il calore nel viso, la caduta. Inizia così, per Caterina, un inferno fatto di ospedali, esami invasivi, infermiere pettegole, dolore e, soprattutto, incertezza. Gli esami non rivelano alcuna anomalia fisica e lo spettro di una malattia psichiatrica inizia ad aleggiare sulla sua vita, soffocandola. Emarginata dai compagni, amata ossessivamente da Maurizio, Caterina dovrà affrontare la diffidenza dei medici e la malizia di chi crede che ogni suo malessere sia pura finzione.
  Con una prosa piena, intensa e ricca di preziose citazioni letterarie, Barbara Bolzan traccia il profilo di un’adolescenza vissuta nell’incertezza e nella paura, sulla quale troneggia una malattia poco conosciuta e ancor meno compresa: l’epilessia. Emerge il ritratto di una ragazza forte, già donna, in grado di trarre il meglio dalle proprie debolezze e di risorgere, eterna fenice, dalle ceneri del proprio inferno privato.


Recensione: Un romanzo intenso che narra le vicende ed i vissuti interiori di una ragazza nella sua “età più bella”, che si trova a dover affrontare una realtà per molti versi inverosimile e nel contempo travagliata e dolorosa.
  Come se si trovasse nel tempo sospeso di una realtà parallela, nella sua vita si snoda lo scontro tra una verità palese come la malattia e le diagnosi svianti, approssimative e sbrigative (in cui sovente ricadono le professionalità mediche), fino al raggiungimento di quello che sembra un “traguardo”, una conquista: la diagnosi.
 In tal modo l'aver dato il giusto nome alla malattia diviene motivo di sollievo e di “soddisfazione”, nonostante tutto ciò che la malattia in sé implichi.
  La forma della narrazione è molto scorrevole e la trama ben strutturata. Le vicende narrate sono molto coinvolgenti e il messaggio di forza e di caparbietà che se ne trae diviene un dono prezioso da custodire dentro di sé.
 Ne consiglio a tutti la lettura perché è un arricchimento, affinché questo romanzo possa divenire un mezzo per sensibilizzare la classe medica in particolare e la gente comune in generale, nei confronti dei danni che determinate stigmatizzazioni possono provocare nell'intimo di una persona. 
 

Questa recensione è inserita anche sul sito di amazon nella pagina dell'acquisto del libro.

Luce






domenica 1 marzo 2015

Recensione del libro "Rebirth. I tredici giorni" di Alessia Coppola


Una delle mie letture del mese di Febbraio è stata “Rebirth. I tredici giorni”, il romanzo di esordio della scrittrice Alessia Coppola. 
Si tratta di un romanzo breve dall'ambientazione molto affascinante, che mi ha fatto trascorrere qualche ora piacevole e che ho recensito con molto piacere.


 
Rebirth è stato scritto in soli tre giorni... Poi si sono susseguiti circa altri dieci giorni per la revisione. Per un totale di tredici giorni. Curioso, eh?”
  Così scrive l'autrice nei suoi Ringraziamenti, raccontandoci come si è svolta la stesura di questo romanzo.
  Questo libro, scritto in tredici giorni, narra la storia di Grace Matthews, un'attrice di spicco degli anni '40 che, specchiandosi nel suo camerino dopo un'esibizione, scopre la prima ruga sul suo volto.      
Grace sa che la prima ruga segna l'inizio della fine della sua carriera: ben presto, infatti, Grace verrà rimpiazzata sul palco da nuove attrici emergenti, molto più giovani di lei.
  La scoperta della prima ruga segnerà una svolta nella sua esistenza che la porterà al centro  dell'ancestrale lotta tra il bene e il male, tra la vita e la morte. Il patto che stringerà con un demone figlio della Morte, un Chronat, la condurrà tra le braccia del suo grande amore Ayku, custode designato per proteggerla, che la condurrà in un avventuroso viaggio della durata di tredici giorni per sfuggire alla morte.
  Il libro è un paranormal-romance scritto con vera maestria da una giovane autrice emergente che sa mettere su carta una trama ben strutturata, ricca di elementi fantasiosi ed ambientazioni coinvolgenti e carica di spessore emotivo che rende la lettura una vera e propria immersione in un'atmosfera elegante, magica ed affascinante.
  I luoghi toccati dal racconto, la caratterizzazione dei personaggi, gli innumerevoli colpi di scena e le travolgenti scoperte cui conduce la narrazione ne fanno un vero e proprio capolavoro del fantasy.   
Consiglio vivamente la lettura a chi vuole affrontare innumerevoli viaggi della fantasia e vuole catapultarsi in un'avventura travolgente, che lascerà nel cuore un insieme di piacevoli emozioni. 
  
Questa recensione è inserita anche sul sito di amazon nella pagina dell'acquisto del libro.


 


Cliccando sul link: http://rebirthitredicigiorni.blogspot.it/ si possono trovare tutte le informazioni sul romanzo (trama, personaggi e luoghi) e sull'autrice. Si può prendere visione, altresì, dei booktrailers e leggere qualche estratto del romanzo.

Luce